il magico incanto delle reti

bella donna in reti

non saprei esprimerlo ne tanto meno provare a definirlo

è un qualcosa che a me smuove fibre molto profonde e tocca episodi molto lontani nella mia memoria.

quando le vedo non capisco più. Devo fermarmi a perdermi il più che posso nei dettagli che riesco a trarre per immagazzinarli nella mia testa affianco a ricordi simili. So che non c’è molto tempo, a volte qualche frazione di secondo, ma quando mi capita riesco a assorbire il più che posso di queste sensazioni.

le reti forse hanno quella lettura del cibo, rimandano all’appetito di istinti primordiali, tipo il prosciutto o il formaggio, sviluppati per il trasporto da tempi intramontabili

ma hanno anche quella lettura del vedo non vedo. Non so cosa sia più erotica: se il volume delineato geometricamente dal tessuto come un alveare trovato in natura, dove tutto è perfetto, forma, contenuto e delineatore di forma oppure la carne che riesci a vedere dai buchini, che acquisisce un valore pregiato agli occhi di chi si perde.

una rete permette vedere il contenuto ma a differenza di un normale sacchetto, decora e non solo.

mentalmente profuma in quanto permette al contenuto di irradiare il proprio aroma

Della serie “guarda quanto sono generosa, puoi addirittura sentire me”.

 

non so quanti anni avevo

tipo 2, non mi ricordo con precisione. lei aveva i capelli lunghi fino al sedere. lisci e neri, tipici di quei anni, insieme al trucco contrastato e intenso. ogni tanto indossava delle reti che lei stessa aveva tessuto in lana. Una roba meravigliosa. completamente in lana nera e con buchi a ragnatela, quel genere di texture che solo a mano si riescono a far. è un ricordo molto vivido che ho.

e gattonavo al cassonetto dove lei  li conservava e li prendevo

finivo avvolto in loro e ogni tanto mi trovava a dormire col biberon in mano e perso nel suo odore nelle mie narici.

una sensazione unica, difficile da descrivere, ma che forse la esprime al meglio Schulz col suo personaggio Linus e la sua coperta magica. il volto con una pelle retata è una esperienza sensuale che per me va oltre. la percezione più intensa  che tu possa ottenere dal tocco l’ottieni con la pelle del volto. penso anche a causa del suono che riesci a ottenere dalla carezza oppure dal contrasto della pelle morbida e del tessuto vellutato. una sorta di attrazione sensuale per sensazioni uniche trasmesse per piccoli singoli dettagli fra cui (e penso innanzitutto) l’odore intenso della persona amata.

 

( v )

 

 

Creative Commons License

Scrivi commento

Commenti: 0