un-a mora davvero speciale

è arrivata via email tramite un'inserzione che solevo fare in qualche pubblicazione web
molto spinta, molto decisa
addirittura incuoteva il mettersi alla difensiva
trattavo con molto distacco il tutto in quanto all'inizio pensavo si trattasse magari di qualche scherzo..
ma, poi ha chiamato
a voce le cose sono molto diverse che a parole scritte
insiste nel fissare l'appuntamento il più presto possibile e vado quella stessa sera a casa sua
ora, indirizzo, citofono, numero telefonico, tutto ok, vado

zona loreto, arrivo in punto, suono e salgo
un palazzo anonimo, vicino a viale monza

aspetta in vestaglia e mi segnala la stanza dove vuole farsi massaggiare
sento l'odore di quello che stava fumando dissipato con le candele profumate alla vaniglia che aveva appena acceso
il sorriso forzato del primo sguardo, lo stress delle prime parole fanno tremare le parole a entrambi
profuma da donna, sento la pelle pulita, anzi, ancora un po' umida  ma il suo odore è intenso
e non di certo a saponetta
è un aroma dolciastro, invitante
carnagione bianca porcellanata, sulla trentina, occhioni oscuri, magra di carni e sul 160 d'altezza
sguardo furbo, di quelle che sanno quel che vogliono senza esitare
capelli sul nero- castano lunghi legati con un mollettone in plastica
scalza che cammina sul parquet, striscia l'accappatoio e lo fa cadere per terra appena arriva al letto
è davvero una bella donna
ebbene? fammi vede' cosa sai far
si sdraia con la pancia in giù sul lettone matrimoniale con addosso il suo intimo in cottone nero, quel genere d'intimo che ti spacca il desiderio
foto di famiglia, armadi a specchio, arredamento sul bianco, un muro decorato a mano e dalla parte in basso qualche scarabocchio coi pastelli
la musica che ha scelto è italiana anni 60, non me ne intendo di questo periodo (a malapena riesco a distinguere la Carrà dai Ricchi e Poveri)
il piano è abbastanza in alto da impedire il rumore della strada
finestre aperte di una giornata di primavera che era appena finita
l'aria fresca smuoveva le tende di velo in colore azzurro che li davano una certa aria di acquario all'ambiente

mi preparo sul posto,
senza presentazioni, sa che time is money e non vuole perdere un solo instante del tempo che ha deciso di concedersi per se stessa

incomincio a leggerla come un animale che non sa da che parte mangiare la preda
avvicino il mio volto e la tocco col mio respiro, profondo
e di già noto i nodi di tensione che nasconde la sua pelle
le dico di lasciarsi andare
sembra un pollo surgelato di quanto è dura
li sfilo la molletta dai capelli e da subito percepisco il tremore che questo semplice gesto comporta
li dico di seguire il mio respiro, intanto la massaggio nella testa, pettinandola con le dita e sciogliendo i nodi dalle tempie alla nuca
va meglio, le mani mollano e le braccia cadono
sfilo il reggiseno e lascio cadere il goccione di olio sulla sua schiena
lei mi aiuta a togliere il reggiseno che le ho appena sfilato
da qui percepisco un bel paio di tettine, non so se sulla prima abbondante o la seconda scarsa
non è che mi metto a chiederglielo e tanto meno in quella posizione

faccio il percorso con le mie dita come gocce d'acqua che cadono
questo solleva il clima decisamente, è molto tranquillizzante la sensazione che evoca questo gesto
spalmo come so fare su tutta la pelle e si lascia andare
è difficile fare il percorso con quei mutandoni ma aspetto a girarla per sfilarglieli
si gira
ha un bel paio di occhioni oscuri, delineati con delle ciglie leggere ma di tratti decisi
una bocca carnosa e uno sguardo attento ad ogni gesto faccio
chiudi gli occhi ma insegue me vigile
percorro la sua pelle soffermandomi sui suoi seni
ha due aureole rose delicate decorate con capezzoli piccoli
due piccoli chiodi che non erano disposti a smollarsi per almeno qualche ora
il pancino era adornato di qualche segno della gravidanza
sfilo il tessuto oramai bagnato e viene fuori un pube delineato con una grossa riga di pelini neri
mi concentro sulla pancia e pube e a percorrere con rigore l'interno delle coscie
se insisto nel modo giusto so come ottenere quello che voglio, soddisfare la mia garanzia promessa
l'ho vista finalmente chiudere gli occhi mentre stringe il pugno
le sue labbra pulsano allo stesso tempo che morde la sua bocca spegnendo i gemiti
il suo clito è fra le mie dita, gonfio, pulsante, bagnato

succhialo
mi presse dai capelli e ha incominciato a strofinarsi nel mio volto
mugolava e non capivo cosa diceva intanto premeva le tette e tirava dai capezzoli
sorrideva guardando il mio volto bagnato dalla sua seconda esplosione
mi ha fatto i complimenti e prima che mi alzassi a bere un bicchiere d'acqua m'ha messo la mano nei miei pantaloni gonfi
prima ancora che potesse opinare aveva la bocca piena
per me ha pareggiato alla grande
ci sapeva fare
anche lei

( v )

 

 

 

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