regalo d'anniversario

rossa dai capelli lunghi

capita spesso di ricevere la telefonata anonima in mattinata o verso la pausa pranzo

una voce maschile profonda, con un po’ d’imbarazzo dall’altra parte in cerca d’informazione

la solita roba...

in cosa consiste, come fai, quanto chiedi, dove sei... aah ma lo fai anche in albergo? SI, prevalentemente... ok, ci risentiamo, devo riflettere ancora, ti chiedo la password via email, click!

 

quando mi chiamano i maschi sono più decisi, forse perche l’offerta per noi è maggiore e si parla tranquillamente senza l’imbarazzo che comporta di norma con una donna

 

uomo sui 45-50 anni ben vissuti, un rappresentante imponente di presenza, ci troviamo in un bar in zona garibaldi per parlare e conoscerci. gentile e di modi pausati, abbronzato naturale dai costanti viaggi e quasi rasato con la testa ricoperta da un delicato alone di capelli bianchi

ha fatto una visita d’affari a Milano e ha approfittato per parlare con me di persona

mi racconta che non sta passando un bel periodo con la sua moglie e che voleva regalarle un qualcosa di speciale in grado di ravvivare il rapporto

per me è importante sapere cosa vogliono provare, fin dove vogliono arrivare.

in tanti arrivano con idee di ogni genere ma che banalmente possono essere di due tipi:

quelli che vogliono soltanto provare il fuoco della gelosia in pancia e stop

quelli invece che vogliono andare oltre in una spirale che a volte non riesco a capire

 

le ho fatto delle raccomandazioni, ci mettiamo d’accordo per il giorno e ci salutiamo

 

i primi giorni di aprile Milano è più caotica che mai. i preparativi della fiera incasinano tutto, oltretutto la disponibilità alberghiera.

ci troviamo al bar dell’hotel e beviamo qualcosa

è nervoso, cerco di calmarlo,lo noto dubbioso ma è contento

lei chiama per dirle che sta per arrivare e saliamo in stanza

beve il bicchiere di vodka come se fosse acqua

mi rinchiudo in bagno, sento il suo cuore battere a mille

 

si apre la porta e prima ancora che io senta i shoppers cadere per terra con gli acquisti lui la fa tacere con un bacio profondo

non la lascia  pronunciare parola, tutta l’allegria di quel pomeriggio l’ha  taciuta coi baci

li sento cadere sul letto, so che le ha bendato gli occhi come abbiamo accordato

 

amore, ti ricordi che ti avevo parlato qualche settimana fa di una sorpresa?

è il mio turno, esco con silenziosa cautela e trovo una scena davvero carina

lei spogliata dal suo vestito bianco sdraiata sul letto con la pancia in giù con la testa dalla parte dei piedi

il vestito è li per terra insieme ai suoi sandali di tacco

coperta soltanto con delle culottes bianche trovo una rossa con la pelle porcellanata costellata di lentiggini. I suoi capelli arrivano a metà schiena e sono un po’ mossi

le sue linee sono stupende, quell’uomo deve essere pazzo per volere vedere questa bella donna nelle mani di un altro

a giudicare dalla tenerezza con cui regge le sue mani direi che è pazzo di lei

lui rimane in ginocchio ai piedi del letto tenendola dalle mani

 

lei sente la presenza di un’altra persona ma non è certa

s’innervosisce di scatto, vuole parlare ma lui tenendole le mani le sussurra un dolce sssssshhhhhh

sposto i suoi capelli quasi senza toccarla ed scopro il collo

ll solo gesto fa venire la pelle d’oca su tutta la schiena

Il suo respiro si accelera quando distingue un terzo respiro nella stanza

lascio cadere i miei capelli lunghi sulla sua schiena e li striscio

scatta di brutto ma lui la tiene saldamente dalle mani

da una parte rassicurandola ma dall’altra bloccandola per impedirle di togliersi la benda

“...mi avevi detto che una donna nooo” è tutto quello che riesce a mugolare prima di zittirla con un altro shhhhhhh

il mio respiro diventa profondo e sbuffo un po’ per farle capire non sono una donna

faccio sgocciolare un grosso filo dell’olio lungo la schiena

rimane in trance con la bocca aperta

passo con delicatezza i miei polpastrelli bagnandoli nel olio caldo e scivolo lungo la schiena

 

l’odore è intenso

il profumo del olio, il sudore suo che non ha avuto modo di lavarsi, l’odore intenso del suo marito, insieme al mio, fa che vengano fuori i primi gemiti

 

abbasso le mutandine e copro l’intera pelle d’olio

prima dal collo, dalle spalle alle braccia per poi scendere dalla schiena lungo i reni fino al sedere e le gambe e i piedi

lui molla le mani e gode ogni gesto suo

lei si scioglie lentamente e si lascia andare mentre mi guadagno la sua fiducia

i miei polpastrelli sono caldi e ottengono quello che voglio

una intensa pelle d’oca e gemiti profondi

concentro il mio tocco con le dita ben aperte sulle natiche

faccio in modo che lei apra le gambe e i succhi densi delle labbra fanno brillare la fessurina

da qui non mi sembra abbia peli sul pube

contrae le labbra e la stellina anale e mi diverto a aprirle in contemporanea

gli occhi del suo lui mi guardano con quel misto di dolore ed eccitazione

mi permetto soltanto di fare pressione sulle labbra, su e giù, allo stesso ritmo in cui lei geme

 

lui si perde nello spettacolo che rappresenta vedere il sesso della sua donna aperto ai suoi occhi, rosa intenso, completamente bagnato tremante con spasmi

 

decido di girarla e lei rimane con le braccia in alto, quasi come chiedendo legami

è anche costellata di lentiggini sia nel volto che nel petto

il volto è davvero dolce, sulla quarantina

una seconda di seno e piccoli segni sulla pancia

una grossa riga di peli rossi, mai vista una cosi

davvero bella

 

 il profumo del suo sesso, aiutato dal sudore del pomeriggio di shopping, l’olio e l’eccitazione fanno una atmosfera inebriante in quella stanza

se poi sommiamo anche i ns odori di maschio, pensa te..

 

prendo confidenza con la parte della pelle che non conosco e si lascia andare sinuosa

profondi sospiri mi indicano di andare giù

mi soffermo a rincorrere in cerchi i seni, arrivo fino alle aureole... sono di un rosa molto delicato con dei capezzoli piccoli

faccio un po’ di pressione con le unghie nel contorno delle aureole, e quando apre la bocca do un piccolo schiaffo al capezzolo coi polpastrelli

quella pressione giusta per far rumore senza causare dolore

concentro le unghie nella sua valle e scendo deciso in cerchi al suo ombelico, mi piace come trema

due dita intorno, quasi per dilatarlo, una dell’altra mano per toccare col polpastrello il nodino, quasi come un piccolo clito, graffiando delicatamente la pancia e il pube e tirando i pelini della sua lineetta rossa

 

lei apre le gambe istintivamente chiedendo di più e mi concentro ad accarezzare l’interno delle cosce mentre lui vorrebbe riempire la bocca della sua donna

lo fulmino con lo sguardo e rimane in disparte, i patti sono patti

tocco con le dita aperte il pube, particolarmente il bordo delle labbra... massaggio da questa distanza senza toccarlo il clito

lei mugola e si contorce, i miei pollici fanno pressione insieme al mio palmo delle mani sull’osso pubico, gli indici scivolano dall’alto in basso e le altre dita aprono il suo sesso in un modo oscenamente meraviglioso lasciando in vista la brillantezza del rosa e un profumo intenso che emana questa donna

 

tento di tirare fuori il suo grilletto senza toccarlo direttamente, intensifico lo striscio degli indici, chiavo le unghie delle altre dita intorno al suo sesso e soffio sulla sua puntina

esplode violentemente

tempo scaduto

 

ora di andare via

allunga le mani, le prende lui e si baciano con un amore tenero tale di farmi provare invidia

scappo in due gesti

ore dopo mi arriva un sms

Grazie!

 

 

a volte penso al colore dei suoi occhi

non li vidi mai

work’s in that way

 

( v ) 


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